Quinta puntata de “I Tre Moschettieri”

La quinta puntata de “I Tre Moschettieri”, esperimento di “teatro a puntate” prodotto dalla fondazione TPE (Teatro Piemonte Europa) in scena al teatro Astra e diretta da Andrea Baracco sul testo riscritto da Ghigo de Chiara, soddisfa le aspettative e la curiosità destate.

Ormai la vicenda di D’Artagnan e dei suoi fedeli compagni Athos, Porthos e Aramis è già avviata, ma un breve riepilogo ad inizio spettacolo ricorda ciò che è avvenuto nelle quattro puntate precedenti in modo da rinfrescare la memoria a chi le ha viste ma anche in maniera di introdurre alla narrazione chi vi assiste per la prima volta.

Durante il corso della puntata, il guascone D’Artagnan, inizialmente solo, si allontana da Parigi alla ricerca dei suoi compagni dispersi per la Francia; una volta riuniti, i moschettieri fanno ritorno a Parigi e si lanciano in avventure galanti, anche allo scopo di spillare soldi per riacquistare gli armamenti in vista della imminente guerra contro gli Ugonotti.

Le varie tresche amorose sono narrate con ritmo incalzante.

D’Artagnan, per parte sua, è in apprensione per la scomparsa dell’amata Costanza e cerca di ottenere informazioni frequentando la casa della misteriosa Milady. Qui seduce la cameriera Ketty, di lui invaghita, e ordisce un incontro notturno con Milady, fingendo di essere il conte di Wardes.

Con la complicità di Ketty riesce a fare in modo che l’incontro si svolga al buio, affinché Milady, che spasima segretamente per il conte di Wardes, non s’accorga dell’inganno.

L’episodio termina con i preparativi di questo incontro segreto, dandoci la netta sensazione che D’Artagnan, pur mosso dall’intento di ritrovare Costanza, non disdegni affatto la prospettiva di insinuarsi nel letto di Milady.

Anche in questo episodio si conferma l’abilità attoriale dei protagonisti che sanno interpretare le varie scene con padronanza, giusto spirito e, all’occorrenza, con capacità di improvvisazione. Ne risulta una recitazione molto fresca capace di trasmetterci l’essenza del carattere dei vari personaggi.

A mio modo di vedere, è stato molto interessante il lavoro della regia che, oltre alla peculiare struttura a puntate, ha saputo innestare contenuti scenici molto efficaci: si può parlare di un palcoscenico diffuso che sfrutta scale e balconate generando nello spettatore la sensazione di essere al centro della scena.

In certi momenti gli attori paiono rivolgersi direttamente agli spettatori presenti nelle prime file.

La recitazione, già di per sé vivace e dinamica, si arricchisce di elementi stranianti che irrompono dolcemente creando un effetto comico: dagli oggetti di scena (per esempio, i destrieri su cui caracollano i nostri eroi sono dei monopattini con teste di cavallo) agli imprevedibili intermezzi che sospendono momentaneamente la finzione (come il riferimento pseudo-pubblicitario ad una nota osteria torinese durante i preparativi dell’invito a cena di Porthos a casa di Madame Coquenard).

La fine dell’episodio lascia nel pubblico il desiderio di scoprire il prosieguo della vicenda nella puntata successiva.

Lo spettacolo si chiude sulle note del tema di Milady con tutti i protagonisti in scena, uniti al pubblico in un simbolico brindisi.

 

 

EPISODIO V DE “I TRE MOSCHETTIERI”

LUOGO: TEATRO ASTRA

IN SCENA DAL 29 MARZO AL 3 APRILE

REGIA: ANDREA BARACCO

SUL TESTO DI GHIGO DE CHIARA

CON:  LUCA TERRACCIANO, MATTEO ROMOLI, ALBERTO ONOFRIETTI, DIEGO CASALIS, DARIA PASCAL ATTOLINI, GIANLUIGI PIZZETTI, SERGIO TROIANO, STEFANO MORETTI, ANTONIO SARASSO, BEATA DUDEK, RICCARDO DE LEO, LIA TOMATIS, ANDREA ROMERO, FRANCESCO GARGIULO, DOMENICO MACRÌ, GIACOMO MATTIA, MATTEO ANSELMI, ANTONIO VILLELLA, ASSUNTA OCCHIONERO, VINCENZO PATERNA, GIUSEPPE NITTI, PAOLO GARGHENTINO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *