Da Dove guardi il mondo?

DA DOVE GUARDI IL MONDO? 

“Ciao, io mi chiamo Danya, ho 9 anni e non ho ancora imparato a scrivere il mio nome.”

Un banco di scuola, una sedia, un fischietto, unaschiuma da barba, un frullatore e una bacinella, Freddie Mercury a tutto volume e la protagonista che si scatena sul palco come se fosse nella sua cameretta, è quello che ci aspetta quando si spengono le luci in sala.

Un quadro semplice, fatto di oggetti comuni, in cui Danya, una bambina di 9 anni che non ha ancora imparato a scrivere il suo nome, racconta la sua storia, elenca tutto ciò che le piace fare, presenta i suoi amici, li imita, gioca con i loro movimenti, li fonde e piano piano fa un collage, recuperando i pezzetti che le mancano, finché il suo movimento, unito a quello rubato daiai suoi amici, le permette di scoprire un modo insolito di scrivere il proprio nome. 

Uno spettacolo divertente, coinvolgente ed emozionante per bambini, ragazzi ma anche adulti, che spesso dimenticano di fare ciò che li rende felici. Danya ci aiuta a riflettere.

Quale è il nostro punto di allegria? Come possiamo raggiungerlo? Chi può aiutarci, regalandoci un pezzetto di sé? Come possiamo fare per prendere tutto, frullarlo insieme e ottenere la risposta?

Per Danya è facile: Spigolo, Fischietto, Schiuma Da Barba e Vortice. Ognuno di loro le dona qualcosa di prezioso, che l’aiuterà con la ricerca e il raggiungimento del suo punto di allegria. Il primo le dice di trovare il punto di allegria e essere precisa, il secondo di non mollare mai e arrivare sempre fino in fondo, il terzo di guardare il mondo da un’altra prospettiva e l’ultimo invece l’aiuta a mescolare tutto. 

La geometria è alla base di questo lavoro; il metodo compositivo di un’opera d’arte di Vasilij Kandkinsky, uno degli spunti principali per la realizzazione di questo spettacolo, è presente in ogni personaggio: punto, retta, curva; ecco cosa sono Spigolo, Fischietto e Schiuma da barba. Tre elementi geometrici, utili a Danya per la scrittura, trasformati in qualità di movimento, musiche e modi di essere differenti.

Danya, per tutto lo spettacolo, è portatrice di un messaggio molto importante: non perdere mai la voglia di ricercare la felicità, credendo in te stesso, facendoti aiutare e cercando nuove prospettive, senza farti abbattere da chi non crede in te.

“DA DOVE GUARDI IL MONDO?”6, uno spettacolo di e con Valentina Dal Mas, vincitore del Premio Scenario Infanzia 2017, è parte del progetto multidisciplinare Media Dance, organizzato dalla Lavanderia a Vapore di Collegno in collaborazione con Sistema Bibliotecario Urbano e altre istituzioni che operano in ambito cinematografico e socio-culturale.

Questo progetto nasce per avvicinare gli studenti al teatro, alla danza, utilizzando l’esperienza artistica per approfondire ed esplorare la realtà che li circonda. La visione dello spettacolo è preceduta da incontri e seguita da un dibattito che vuole essere strumento didattico per affrontare tematiche contemporanee molto importanti come il bullismo, la tolleranza e il rapporto con il proprio corpo.

Un’iniziativa interessante e, a mio avviso, molto importante per la crescita del mondo dell’arte e della cultura, che andrebbe valorizzata e dovrebbe essere più comune nella pratica italiana. 

I giovani hanno bisogno di formazione e avvicinamento al teatro, alla danza e all’arte contemporanea, soprattutto durante il periodo di sviluppo e crescita. Non si può pensare che bambini e ragazzi si dimostrino interessati a tali pratiche se non vengono attivate modalità di coinvolgimento e di formazione fin dall’età scolastica.

Bisogna stimolare la crescita artistica e critica dei giovani se vogliamo un pubblico e degli artisti consapevoli in futuro. 

La formazione di pubblico è essenziale e non dobbiamo dimenticarlo se vogliamo che la conoscenza del contemporaneo aumenti e che tutti si sentano adeguati alla sua fruizione.

Media Dance è un buon esempio, una buona pratica da divulgare e moltiplicare per riuscire a far scoprire ai giovani la scena contemporanea e far capire loro che può essere un’esperienza adatta a tutti.

di/con Valentina Dal Mas
tecnica Martina Ambrosini

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