WHISKEY E SOUBRETTE – Tedacà

Ordiniamo un drink al Le Roi Music Hall, come si usava fare nei Cafè Chantant e Cabaret alle origini del Varietà e ci lasciamo trascinare assieme ai ricordi di Bruno, il proprietario del locale ormai anziano che rivive le sue esperienze di vita personale e le rievocazioni degli spettacoli che ha ospitato sulla scena del suo music hall, partendo dagli anni Venti con Isa Bluette fino ad arrivare a Fred Buscaglione con gli anni Cinquanta.

Rispettando pienamente la forma degli spettacoli tipica del luogo in cui è rappresentato, il lavoro presenta un’alternanza fra pezzi recitati e ballati e/o cantati che ci riportano indietro nel tempo agli anni dei music hall, delle chanteuses e delle soubrettes. La compagnia di performer giovanissimi dei Tedacà, ci rende efficacemente partecipi della musica e dei ricordi evocati, mescolandosi con il pubblico, ballando e recitandoci in mezzo, come spesso poteva accadere nei Cafè Chantant.

Una cura peculiare viene riservata alla scenografia e ai costumi che ripercorrono anch’essi gli anni di storia del varietà italiano che vogliono ricordare. Con Isa Bluette viene ripercorsa la sfarzosità dei primi spettacoli degli anni Venti e Trenta che poi verrà ereditata dagli show di tante altre soubrettes che la seguiranno. Vediamo anche quello che era il dietro le quinte degli spettacoli, con le prove estenuanti per i corpi di ballo, i pettegolezzi della Torino dell’epoca e la fortuna che poteva rappresentare l’incontro con un buon collega comico che ti facesse da spalla. Uno spazio viene inevitabilmente riservato anche a grandi artisti come Macario e Totò, comici noti per aver collaborato con importanti figure del mondo soubrettistico tra le quali Wanda Osiris e Delia Scala.

Come è intuibile dal titolo dello spettacolo, si omaggia con uno speciale tributo il repertorio di Fred Buscaglione e le sue canzoni, rievocando successi come Whiskey Facile. Questa scelta è sicuramente riconducibile oltre che all’abilità dell’artista e alle sue origini torinesi, al fatto che il suo pianoforte rosa è ancora conservato gelosamente nel locale. Riviviamo quegli anni, riascoltando molte delle sue canzoni più famose, tra cui Guarda che luna, Eri piccola così, Che bambola, Noi Duri e altre ancora.

Ricordare, non dimenticare… questa è una delle tematiche che più ripercorrono lo spettacolo che ci invita a mantenere vivo il ricordo di questi artisti, continuando a parlarne e ascoltarne le canzoni, tramandandole alle generazioni future. Tra comicità e nostalgia questo varietà tipicamente torinese è un’ottima occasione per immergersi in un clima teatrale di coinvolgimento, ormai quasi perduto nei nostri giorni che ha senso recuperare per la sua natura conviviale e culturale.

Per quanto la scelta di concentrarsi unicamente su Torino sia vincente, sarebbe altrettanto interessante variare il repertorio con altri artisti originari di altre città italiane anch’esse centri dell’avanspettacolo per ampliare ulteriormente il lavoro ben curato di questa piacevole rappresentazione evocativa.

Linda Steur

Di Marco Musarella, Valentina Renna, Simone Schinocca e Livio Taddeo
Regia Simone Schinocca
Coreografie Bqb
Musiche Antonio Dominelli
Con (in ordine alfabetico) Francesca Bovolenta, Arianna Di Flora, Antonio Dominelli, Elisa Ferraro, Giulia Guida, Marco Musarella, Michela Paleologo, Valeria Pugliese, Valentina Renna, Simone Schinocca, Andrea Semestrali, Viviana Stizzolo
E la partecipazione di Valentina Aicardi, Antonella Delli Gatti, Costanza Frola
Luci e scene Sara Brigatti, Florinda Lombardi, Beppe Venuti
Produzione Tedacà
Con il sostegno del Ministero della Cultura

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