BLIND RUNNER – MEHR THEATRE GROUP

Correre in nome della libertà

In occasione della 28esima edizione del Festival delle Colline Torinesi il 28 e il 29 ottobre 2023 è stato messo in scena al Teatro Astra di Torino lo spettacolo Blind Runner, scritto e diretto da Amir Reza Koohestani. Quest’ultimo è considerato uno dei registi di maggior rilievo all’interno del panorama culturale iraniano, noto per lo stile poetico capace di esplorare l’animo tormentato dei suoi personaggi.

I protagonisti di Blind Runner, infatti, rappresentano il desiderio di riscatto che muove un’intera comunità contro un governo oppressivo che impone una censura della rete e viola il diritto di libertà personale, di libera espressione e d’informazione. Amir Reza Koohestani racconta del suo paese e delle sue controversie, di un popolo che lotta per la tutela dei diritti umani in nome di una vita migliore. In nome della libertà.

È importante sottolineare come uno spettacolo con simili tematiche sia in grado di emozionare e colpire il pubblico con molta forza. Sappiamo che le proteste in Iran sono aumentate dopo la tragica vicenda di Mahsa Amini, la giovane che ha perso la vita dopo essere stata messa in custodia perché non portava correttamente il velo. Sappiamo di persone pronte a scendere in strada per ribellarsi alle condizioni in cui vivono: le donne si tagliano i capelli, gli uomini urlano innalzando cartelloni. Alcuni invece corrono, corrono senza voltarsi indietro decisi a cancellare tutto ciò che hanno subito.

Based on a true story. Based on history. Queste sono le prime indicazioni che abbiamo quando i protagonisti senza nome vengono illuminati da due proiettori. Lei è una giornalista ingiustamente incarcerata. Suo marito un maratoneta che l’aspetta al di fuori della prigione. Poi c’è Parissa, la ragazzina diventata cieca a causa di un proiettile sparato durante una manifestazione. La sua volontà è quella di fuggire dal paese che l’ha resa invalida tramite il Tunnel della Manica, passando dalla Francia al Regno Unito: sarà proprio qui che il destino dei tre si unirà in una maratona senza speranza per la libertà.

Centrali nello spettacolo sono i colloqui che la coppia scambia in una sala visite della prigione; veloci, pungenti, pregni di provocazioni, appaiono reali e credibili anche a uno spettatore italiano nonostante siano tutti nella loro lingua natia, il persiano.
Gli attori, prevalentemente statici durante le loro conversazioni, si muovono per compiere corse estenuanti che mostrano l’allenamento impossibile dell’uomo e di Parissa. I due devono imparare a muoversi insieme, a respirare insieme, o il primo treno del mattino li travolgerà.

Nel corso di Blind Runner lo spettatore capisce di trovarsi di fronte a un nuovo tipo di teatro, una regia minimalista con un coinvolgente uso delle luci che distinguono i momenti di dialogo da quelli di addestramento alla fuga.
Lo stile della recitazione appare influenzato dal cinema; le due telecamere poste ai lati del palco proiettano sul fondale i primi piani dei protagonisti, capaci di trasmettere forti emozioni. Le immagini sovrapposte dei personaggi che corrono, chi per tenere la mente occupata, chi per riflettere, completano coerentemente lo spazio scenico.


Il finale, di forte impatto emotivo, lascia il posto a un lungo applauso da parte del pubblico che, accecato dalle luci e stordito dal forte rumore del treno, viene investito da un senso di impotenza.
La corsa per la libertà si è conclusa in un tunnel senza uscita, ma lo spettacolo Blind Runner è un racconto poetico, che lascia libero spazio all’interpretazione, al sentire, alla speranza di un mondo migliore.

Martina Michelazzo e Beatrice Petrella

Testo e regia Amir Reza Koohestani

Drammaturgia Sameneh Ahmadian

Assistente alla regia Dariush Faezi

Scenografia e disegno luci Éric Soyer

Video Yasi Moradi, Benjamin Krieg

Musica Phillip Hohenwarter, Matthias Peyker

Costumi Negar Nobakht Foghani

Con Ainaz Azarhoush, Mohammad Reza Hosseinzadeh

Produzione, amministrazione, diffusione Pierre Reis – Bureau Format, Paris

Assistente alla comunicazione e logistica Yuka Dupleix – Bureau Format, Paris

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