FAVOLA – PICCOLA COMPAGNIA DELLA MAGNOLIA

Mai pensato di viaggiare nel tempo? Al teatro Astra il 20 maggio 2023, assistiamo ad una tragedia da camera che ci porta ad attraversare epoche diverse in un sogno che presenta caratteri tipici di una seduta psicanalitica.

In scena troviamo una coppia, G. e D., che ci racconta storie di abusi di genere e razzismo che si svolgono nel passato e nel presente. Con una scenografia costituita da un’unica stanza con pochi oggetti e una parete sul fondo che si fa canale di ricongiungimento con il passato e con la dimensione del sogno, la scena diventa un mezzo attraverso cui la realtà viene modificata per essere resa più piacevole, per quanto la tragedia rimanga tale e la protagonista non abbia la forza di guardarla in faccia.

Citando Freud: “Compiuto il lavoro di interpretazione, ci accorgiamo che il sogno è la soddisfazione di un desiderio.” In questo caso il lavoro di interpretazione viene svolto attraverso le visioni oniriche della madre in scena, che ripercorrono le tragiche storie di violenza perpetrate prima dagli invasori europei in America, poi dalla figura del Re negli anni della Rivoluzione francese, poi nell’Ottocento dai borghesi nei confronti delle donne nelle fabbriche in condizioni di lavoro di sfruttamento, per poi arrivare ad un ultimo sogno che vede per protagonista una schiava di una piantagione di cotone; e infine giungere alla verità insopportabile che viene svelata dal compagno.

Questo spettacolo porta lo spettatore a riflettere non solo sulla tematica della violenza dell’uomo sulla donna, ma ancora di più sui soprusi del più forte sul più debole: la rappresentazione non può essere ridotta ad una banale manifestazione sulla discriminazione di genere; senza dover escludere questa tematica, affronta anche temi come la maternità, l’amore e il ribaltamento di potere. Nonostante alcuni dettagli dello spettacolo forse ancora da migliorare , il lavoro è chiaramente riuscito e la potenza del suo messaggio ha la capacità di mettere in discussione anche ciò che tutt’ora è considerato tabù e sbagliato, e questo è uno dei messaggi migliori che questa seduta psicanalitica con lo spettatore porta e lo scopo stesso del teatro: far riflettere le persone.

Linda Steur

spettacolo di Piccola Compagnia della Magnolia

testo di Fabrizio Sinisi

ideazione, regia, costumi Giorgia Cerruti

in scena e in video Giorgia Cerruti, Davide Giglio

con la partecipazione video di Elvis Flanella, Ulla Alasjarvi

assistente alla regia Raffaella Tomellini

disegno luci, consulenza scenotecnica Lucio Diana

aiuto regia video, fotografia, montaggio Giulio Cavallini

musiche originali, sound design, fonica Guglielmo Diana

tecnico di Compagnia Marco Ferrero

responsabile organizzativo Angelo Pastore

segretaria di Compagnia Emanuela Faiazza

traduzione inglese dell’opera Rossella Bernascone

traduzione francese dell’opera Frédéric Sicamois

produzione TPE – Teatro Piemonte Europa, Centro Teatrale Bresciano, Teatro della Città – Catania, Gli Scarti – La Spezia

con il sostegno di TAP/Torino Arti Performative

con il supporto in residenza di Teatro di Sardegna, Dracma Centro Residenze (RC), Claps Circuito Lombardo (BS)

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