LO SCHIACCIANOCI – EGRIBIANCO DANZA

Il perfetto regalo di Natale per evitare di cadere nel consumismo compulsivo che pervade questa festività.

Il 28 e 29 Dicembre al Teatro Concordia di Venaria Reale c’è stato un nuovo appuntamento con la stagione IPUNTIDANZA 2021/2022per la Compagnia EgriBiancoDanza diretta da Susanna Egri e Raphael Bianco.

Lo Schiaccianoci, famosissima favola per bambini scritta da Ernest T.A. Hoffmann e resa più leggera da Alexandre Dumas, coreografata da Raphael Bianco.

Ma ciò che si vede in scena richiama solo lontanamente, grazie alla celebre musica, il capolavoro di Marius Petipa e Lev Ivanov andato in scena la prima volta a San Pietroburgo il 18 Dicembre 1892.

Celebre pièce che tutt’oggi rappresenta uno dei traguardi più alti del balletto classico e che ogni anno sotto dicembre viene rappresentato nei teatri di tutto il mondo.

Ph. Simone Vittonetto

Sono passati 129 anni eLo Schiaccianocidi Raphael Bianco è liberamente ispirato a quello della tradizione, ne rimane legato a livello coreografico, mantenendo un gusto accademico, pur essendo un balletto dall’impianto contemporaneo.

Raphael Bianco fornisce una rivisitazione a livello narrativo proponendo un’esplorazione di diversi mondi onirici nei quali prendono forma e sostanza sogni evanescenti, giochi estrosi e fantasie.

In riferimento a questa nuova produzione il coreografo racconta: 

Lo Schiaccianoci apparentemente è il balletto meno drammatico della trilogia di Ciajkovskij, ma in realtà è un percorso di crescita, di scelte e di distacco dal mondo dell’infanzia. Le inquietudini della giovane Clara sono le inquietudini di bambini che si affacciano alla vita adulta, distaccandosi dal loro mondo fantastico, dalla protezione dei propri feticci. In questa mia versione, liberamente ispirata all’omonimo balletto, La Fata Confetto sarà il personaggio guida che conduce Clara e gli spettatori fra dolci e doni misteriosi, in una progressiva maturazione attraverso la scelta di sorprese non sempre felici ma utili, e dove i topi rappresentano l’anima nera, i fantasmi e le inquietudini di una giovane fanciulla ignara ancora di sé. Sulle note della straordinaria partitura di Ciajkovskij, ho immaginato un nuovo percorso per Clara, sfrondando la narrazione da tutti o quasi gli episodi del primo atto. Lascio al centro dell’azione la notte di Natale, la magia, i sogni e il senso di smarrimento di Clara in un labirinto speculare fra mondo onirico e realtà, in un caleidoscopico ed elettrizzante gioco di scelte per trovare la strada giusta e riscoprirsi adulta.”

Ph. Simone Vittonetto

 Ho visto un’incisiva rappresentazione dello Schiaccianoci, rispetto a quella sontuosa e sfarzosa a cui ero abituata, dove lo spazio e il tempo sono stati ridotti all’essenziale come i costumi e la scenografia.

Creando così un conflitto in me tra ciò che vedevo e ciò che udivo, è stato come se la maestosità della partitura di Čajkovskij non avesse un’adeguata rappresentazione.

Qualcosa che non attribuisco alla bravura dei ballerini e tanto meno all’originalità coreografica ma piuttosto ai quadri brevi e ad una compagnia poco ampia per portare in scena un balletto classico con un retaggio che non si può facilmente dimenticare.

Ma se si tiene conto del contesto in cui viene proposto questo spettacolo, allora tutto funziona.

Ph. Simone Vittonetto

E ne sono la dimostrazione gli occhi pieni di gioia dei bambini in sala con me, che si sono sentiti direttori grazie alla Fata Confetto dell’intero spettacolo; carta vincente anche le contaminazioni derivanti dal Nouveau cirque che hanno saputo contenere alcune mancanze con gioco e magia.

Ed era questo il fine dello Schiaccianoci di Bianco: “Un balletto dedicato ai bambini dei quali non sempre cogliamo l’enigmatico groviglio di emozioni, incertezze e sentimenti.”

Il perfetto regalo di Natale per evitare di cadere nel consumismo compulsivo che pervade questa festività e soprattutto per instradare i bambini alla buona abitudine di andare a Teatro.

Ph. Simone Vittoretto

Coreografia: Raphael Bianco
Assistente alla coreografia: Elena Rolla
Maitre de Ballet: Vincenzo Galano
Light Design: Enzo Galia
Costumi: Agostino Porchietto – Il costume della Fata Confetto è stato realizzato in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Cuneo che ha realizzato i bozzetti
Musica: P.I Ciaikovskij
Elementi scenici: Mario Bianco e Anna Borgna
Danzatori: Elisa Bertoli, Maela Boltri, Vincenzo Criniti, Marco Della Corte, Marella Gamba, Carola Giarratano, Cristian Magurano, Davide Stacchini, Elia Santonastaso, Oxana Romaniuk, Gianna Bassan.

Noemi Verrone

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *