CATS – La memoria viva ancora

A otto anni dall’ultima replica italiana e per la prima volta, Torino ha rivolto lo sguardo a una delle creature più affascianti del mondo animale: i gatti.
“Cats”, ha calcato con passo felpato il palco del Teatro Regio dal 25-28 febbraio, con la seconda tappa di un tour italiano che ha visto Genova e vedrà nel mese di marzo Milano e Bologna.
Questa versione, che vede la collaborazione del Teatro Regio con World Entertainment Company S.p.A. – WEC S.p.A. è il frutto di un risultato riuscito e del ritorno sulle scene di uno dei più longevi musical della storia del teatro. Infatti lo stesso spettacolo (proposto in Italia interamente in lingua originale) si è rivelato nuovo ma allo stesso tempo storico, per la riunione del team creativo originale: il regista Trevor Nunn, la regista associata e coreografa Gillian Lynne, lo scenografo John Napier e il compositore Andrew Lloyd Webber, che ne ha rivisto alcuni brani.

La rivisitazione, già presentata nella stagione ‘13-‘14 a Londra nel West End, vede piacevoli novità come il rinnovo di uno dei personaggi più eclettici Rum Tum Tugger, che porta la modernità con un rap fresco e hip hop coinvolgente. Per renderlo moderno e coinvolgente, è necessario anche eliminare il fattore umano e treasformare il pubblico in felini: obiettivo riuscito. Grazie al prolungamento della scena, alla fossa orchestrale chiusa, rendendo un tutt’uno sala-palco, necessario per i continui passaggi di Bombaulirina, Cassandra, Alonzo, Quaxo e tutti gli altri della banda dei “Jellicle Cats” che si infilano e si nascondono nella platea, riescono a creare un forte coinvolgimento del pubblico.
Il Musical incarna alla perfezione gli standard degli spettacoli che affollano Broadway e il West End londinese. Tra numeri di tip tap, hip hop e danza jazz, i che fanno venir voglia di alzarsi e danzare con i Jellicle cats.
Le musiche sono quelle che qualunque persona che conosca i musical conosce a memoria, e riescono comunque a ipnotizzare e a catturare lo spettatore. Ma l’ipnosi e la riuscita dell’incantesimo sono tutta una preparazione per la canzone, che qualunque intenditore di mCATS-Grizabella-photobyAlessandroPinnausica conosce. Memory è uno dei brani più corti all’interno dell’opera, ma le parole espresse e i sentimenti che ci vengono trasmessi grazie a quelle note, riescono a far riflettere e commuovere chiunque la senta. E’ impossibile oggi non immedesimarsi e non capire la sofferenza di Grisabella, in un modo dove la bellezza, viene dimenticata non appena sfiorisce e così si gettano e si dimenticano le persone o i gatti, per sostituirle con nuove “gattine scodinzolanti”, dimenticandosi che non c’è solamente la bellezza esteriore e che essa è solo passeggera. Ma esiste una bellezza dell’animo che non tutti hanno e viene ignorata, perché nel nostro mondo ormai conta solo l’apparenza. Non tra i Jellicle Cats: loro riescono a vedere la bellezza interiore e a comprendere la persona o gatto (in questo caso) che è nascosta dal ricordo di quando era bella e spendeva in lei la felicità.

La favola è una miscela di fantasia, dramma e romanticismo: in una sola speciale notte dell’anno, tutti i gatti si incontrano al Ballo Jellicle, dove Old Deuteronomy, il loro saggio e benevolo capo, sceglie chi di loro salirà nel Heaviside per rinascere a nuova vita Jellicle.
Il risultato è un’opera completa che ci catapulta in un mondo immaginario facendoci sperare che “la memoria viva ancora”.
“Cats” a oggi è uno dei musical più rappresentati al mondo e grazie ai continui ammodernamenti senza snaturare la vera essenza dell’opera, può continuare a essere un cult, e chissà che i musical non siano la nuova versione del ventesimo secolo di fare opera.

Elisa Mina

Teatro Regio, dal 25 al 28 febbraio 2016
Musiche di Andrew Lloyd Webber
Ispirato a “Old possum’s book of praticola cats” di T.S.Eliot
Regia: Trevor Nunn
Direttore musicale: Tim Davies
Scene e costumi: John Napier
Make up: John Napier
Orchestrazione: David Cullen e Andrew Lloyd Webber

 

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