LAVORARE CON GLI ATTORI – INCONTRI CON MASSIMILIANO CIVICA E ANTONIO CALONE

A partire dal 15 marzo 2022, a Palazzo Nuovo, si sono tenuti una serie di incontri destinati agli studenti dei corsi di laurea DAMS e CAM. In particolar modo gli incontri sono stati gestiti dal professore Armando Petrini (docente del corso di Storia e teorie dell’attore) e dalla professoressa Mariapaola Pierini (docente del corso di Tecniche dell’attore). Gli incontri hanno visto come protagonisti Massimiliano Civica, Antonio Calone e il loro lavoro con gli attori. Per gli studenti più curiosi, inoltre, è stato possibile candidarsi e partecipare ad alcuni laboratori di recitazione teatrale e cinematografica. L’occasione si è rivelata un importante momento di riflessione sul contesto lavorativo attuale legato alla creazione artistica e all’industria dello spettacolo.

Il primo incontro, tenutosi il 15 marzo, è stato condotto da Antonio Calone: regista, acting coach, filmmaker. Nato a Napoli, formatosi in parte in Italia in parte in Francia, ha portato avanti i propri studi in ambito teatrale e pedagogico. Grazie alla sua esperienza con il teatro ragazzi è stato chiamato a collaborare per vari film e serie televisive con il compito di formare gli attori per renderli credibili davanti alla camera. Calone è diventato così uno dei primissimi acting coach in Italia, arrivando a lavorare con registi del calibro di Leonardo Di Costanzo e Bruno Oliviero e per la famosa serie de L’amica geniale. In particolar modo, Calone è specializzato nel lavoro con i non attori e durante la lezione ha condiviso la propria esperienza al riguardo. Mille sono le difficoltà dell’acting coach: una figura nota da tempo all’estero, ma la cui importanza continua ad essere sottovalutata in Italia. Calone ha portato diversi esempi al riguardo: la mancanza di tempo per le prove, il difficile confronto e la mediazione tra registi e attori, il bisogno di creare un ambiente sereno e rilassato nonostante gli imprevisti e le difficoltà. Per non parlare di quanto la sceneggiatura fornita agli attori spesso sia incompleta o poco esaustiva per permettere loro di prepararsi al meglio.

L’incontro del 23 marzo, invece, è stato condotto da Massimiliano Civica: un altro brillante studioso, regista, e formatore di attori, specializzato in teatro. Civica ha condiviso il proprio percorso e le proprie riflessioni sul teatro e sulla vita, mutate nel corso di una lunga e ricca carriera. Il regista ha spiegato quali elementi, secondo lui, portino alla buona riuscita di uno spettacolo. Per esempio, come Calone, ha sottolineato quanto sia fondamentale garantire il benessere del gruppo di lavoro, motivo per cui lo stesso Civica è passato dall’avere un’idea di autorialità assoluta del regista al riconoscimento dell’unicità di ogni individuo, e quindi delle proposte di ogni attore. Non solo, ha portato esempi concreti di come la vita sia una delle più grandi fonti d’ispirazione per creare. Per questo motivo è importante conoscere se stessi: per ottenere la possibilità di esprimere e condividere il proprio pieno valore e potenziale come artisti e come persone; soprattutto in un mondo in cui la strada maggiormente suggerita è quella dell’uniformità, o meglio, di un conformismo inibitorio, nemico del teatro. La falsa convinzione di dover diventare o interpretare un personaggio, difatti, distoglie l’attenzione dal fatto che l’unica cosa necessaria per essere veri ed efficaci sul palco è rimanere se stessi.

Gli interventi dei due registi hanno lasciato dunque tante informazioni e tante risposte, ma ancora più domande su cui ragionare. Questo è ciò che incontri del genere scatenano e sempre questo è il motivo per cui lo scambio di esperienze e opinioni è di fondamentale importanza per lo studio di ogni settore, ma in particolare di quello creativo. Probabilmente è impossibile trovare una risposta a tutte le domande rimaste in sospeso, ma proprio per questo vale la pena riportarne alcune, nella speranza di mantenere vivo il dibattito: i personaggi esistono o quando si recita la verità corrisponde alla menzogna? Qual è la vera differenza tra teatro e cinema? Sono forse i mezzi utilizzati, l’impostazione attoriale, la possibilità di controllare o meno il risultato finale? Come trovare la propria unicità, o meglio, come riconoscerla e imparare a sfruttarla? E per finire… Cos’è arte, cos’è vita? C’è tanto su cui riflettere prima di un auspicabile prossimo incontro con altri artisti di questo calibro.

Erica Marchese

Incontri tenuti da Antonio Calone, Massimiliano Civica, Armando Petrini, Mariapaola Pierini
In collaborazione con Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Torino, DAMS, CAM, CRAD – Centro ricerche su attori e divismo, F-actor, Fade In, Fertili Terreni Teatro

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